Comunicato stampa
Culture Lounge | Dalla terra alla tavola: ristorazione sostenibile alla Wildflower Farms
Il resort Auberge, situato nello Stato di New York, pone l'accento sull'armonia ambientale, l'agricoltura sostenibile e l'approvvigionamento locale.
A soli 105 km a nord della vivace New York City si trova la Hudson Valley, un'area protetta dal patrimonio nazionale che rappresenta il rifugio perfetto per un weekend lontano dalla vita urbana. Con le sue montagne Catskill mozzafiato e i suoi paesaggi maestosi, questa regione ha cambiato la vita di Kristin Soong Rapoport e del suo compagno Phillip Rapoport quasi vent'anni fa.
La coppia ha iniziato nella città di Gardiner, dove le aspre montagne Shawangunk li hanno attirati per avventure di arrampicata rocciosa nel fine settimana. "Abbiamo imparato a preparare le nostre vie di arrampicata, a coltivare il nostro cibo ai piedi della montagna e abbiamo iniziato a invitare gli amici della città a provare questo stile di vita con noi", racconta Rapoport. "La gioia che hanno provato ci ha spinto a voler condividere questa esperienza con più persone".
Da questa ispirazione è nato Wildflower Farms, un resort di 140 acri progettato con cura, creato in collaborazione con Auberge Collection, che incarna lo spirito rilassato ma sofisticato della bassa valle dell'Hudson.
Il terreno stesso ha una storia profonda, essendo passato da foresta incontaminata a fattoria lattiero-casearia e successivamente a piantagione di alberi, prima di raggiungere la sua forma attuale. "Investire nella fattoria è stato fondamentale per noi, ma ci vuole tempo", afferma Rapoport. "Fin dal primo giorno, abbiamo immaginato la fattoria come il cuore della proprietà, con tutti gli elementi che la completano".
Sin dalla sua apertura nel 2022, Wildflower Farms si è distinta per il suo approccio consapevole alla sostenibilità, nel rispetto sia del territorio che della comunità. Oltre l'80% della proprietà rimane allo stato naturale, con una gestione ambientale che guida ogni aspetto, dalla gestione delle serre alle pratiche agricole. I suoi sforzi in materia di sostenibilità includono una partnership con un parco solare locale a Stone Ridge, che alimenta le operazioni quotidiane e riduce le emissioni di carbonio. I giardini pluviali progettati con cura non solo migliorano il paesaggio, ma catturano anche l'acqua piovana, reintegrando una falda acquifera sotterranea. La loro vasta attività di compostaggio arricchisce il suolo e affronta il problema dei rifiuti alimentari, che contribuiscono in modo significativo alle emissioni di gas serra.
Nel cuore del resort si trova Clay, un ristorante dove la perfetta collaborazione tra lo chef e la fattoria crea un'esperienza culinaria davvero autentica. Ogni piatto, dalla selezione dei semi al raccolto, riflette una profonda intenzionalità. Questa primavera, il menu proporrà un'anatra alla pechinese dell'Hudson Valley arrosto intera. Il piatto unisce la tradizione alla ricchezza locale, incorporando lo sciroppo d'acero proveniente dagli alberi secolari della proprietà per un tocco di dolcezza. Questo forte legame con la terra garantisce un menu dinamico e stagionale che evolve con i ritmi della natura, che si tratti dei fugaci ramps primaverili, che si abbinano perfettamente alla loro caratteristica Porterhouse, o delle verdure appena raccolte al culmine della loro stagionalità.
Per Rapoport, la visione finale va oltre la creazione di una destinazione bellissima. "Voglio che i viaggiatori soggiornino con uno scopo, che imparino attraverso esperienze dirette che promuovono sia la cura di sé stessi che una cura più profonda per il nostro pianeta", afferma. A Wildflower Farms, la sostenibilità non è solo una pratica, ma un invito per gli ospiti a partire sentendosi più radicati, più connessi alla natura e più in sintonia con il proprio benessere.